“ In questa notte di incubi e terrore, ritrovo dinanzi a me i fantasmi del passato. Essi danzano con le angosce del mio futuro intorno a quel fuoco ormai in fin di vita. Ancora sanguinante, tendo il mio cuore verso le sue mani. Ma quell'ombra, che nella mia misera vita ha rappresentato la luce, ora artefice della mia morte, si allontana per sempre dalle mie brame. Non mi rimane che la notte..”

mercoledì 29 dicembre 2010

2° Paradosso

E' facile provare dolore, come anche parlarne; chiunque potrebbe scrivere testi su testi sul male che prova, e su quanto ami non provare ad eluderlo, il male.

" Una lama trafigge il mio corpo, le mie lacrime nere celano dentro di se l'urlo di mille ricordi andati perduti. Come un'anima sola alla deriva rifuggo dal sole che con tanto ardore ha provato a bruciarmi."
Una semplice frase scritta al momento, senza neanche pensare realmente al dolore, basta solo un pò di pratica, e chiunque può rendersi portavoce del dolore.

La difficoltà è altrove.
E' qui un secondo paradosso.
E' semplice provar dolore, il difficile sta nell'amare!

Per poter scrivere dell'amore, della luce, della bontà...allora sì che devo richiamare a me tutte le emozioni e le passioni possibili.
Il dolore ti rende forte ma anche sterile, è con l'amore che il dolore muta in ciò che noi chiamiamo Vita.
Pertanto anche se la via più facile è celarsi nel proprio dolore, mio caro lettore, ricordati che è l'Amore l'unica luce in grado di dare un senso a questo dolore, e alle nostre esistenze.
Se è necessario...ricordalo anche a me!

23.34

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