“ In questa notte di incubi e terrore, ritrovo dinanzi a me i fantasmi del passato. Essi danzano con le angosce del mio futuro intorno a quel fuoco ormai in fin di vita. Ancora sanguinante, tendo il mio cuore verso le sue mani. Ma quell'ombra, che nella mia misera vita ha rappresentato la luce, ora artefice della mia morte, si allontana per sempre dalle mie brame. Non mi rimane che la notte..”

domenica 26 giugno 2011

Divine seduzioni

Nella sera, le mie gambe bagnate.
Le onde del mare placidamente mi si avvicinavano, come un gatto titubante si avvicina al cibo offerto da un bambino.
Osservo dinanzo a me il buio della notte che si riflette nei liquidi colori del mare e le rocce che imponenti emergono dall'acqua, per ricordare che anche nel caos esiste un equilibrio.
Un caldo vento rinfrescante pervade il mio corpo ma a subirne gli effetti è la mia anima.
Un'emozione allo stato puro.
Mi commuovo dinanzi a quell'essenza che mi si crea nel cuore e a quel paesaggio che l'ha creata.
Nell'acqua che mi accarezza, nella notte che mi culla e nel vento che mi seduce ritrovo nostalgicamente il mio passato, apro gli occhi dinanzi al futuro e la mia anima gode di quel divin presente.
Ringrazio i miei Dei, ossia la terra, il tempo e l'amore per aver illuminato attraverso la notte la mia anima.
Bacio la mia anima e i suoi sensi.

giovedì 16 giugno 2011

Eccessi

Svegliatomi dal sogno.
Questa notte il super-io è venuto a farmi visita. Sotto le spoglie di una ragazza della mia facoltà, mi ha ricordato che lei c'era, pronta a riempirmi di ansie e di doveri. Riempirmi di valori e pregiudizi, pronta a disprezzare l'estrosità e l'eccessivo.
Eppure questa notte è stata anche la notte di un eccesso. Dove finalmente  l'Altro me e potuto uscire e prendere una boccata d'aria fresca. Dove ha potuto ridere, scherzare....eccedere.
L'alcol uccide l'ansia, ma è vero che a lungo andare uccide se stessi...
Ringrazio quindi chi ieri ha pouto concerdermi questa nottata d'es.
La notte è finita e con lei l'es torna a riposare.
E' giorno e torno me... e la ragazza (a me tanto antipatica nella realtà) torna a ricordarmi dei miei doveri...ma assieme ad esse anche delle mie grandi aspirazioni.

mercoledì 1 giugno 2011

L'occhio

Dopo aver lasciato un'amica in stazione ritorno a casa.
Potevo scegliere fra due vie.. la strada più corta o il percorso più lungo.
Qualcosa dentro me.. non so cosa, forse forze immaginarie sovraumane che regolano l'universo e il destino delle giraffe, mi hanno spinto verso la via più lunga..
Non so bene cosa ci avrei trovato, ma sapevo dentro di me che mi serviva.. per la mia, di vita!
camminavo... sotto la pioggia, perchè pioveva, aspettando quel qualcosa o quel qualcuno che avrebbe cambiato la mia vita o almeno la mia giornata...
e intanto pensavo... riflettevo su cose da cui ultimamente esulavo, accantonavo o semplicemente non ci badavo.
Camminavo e pensavo
All'occhio, che ogni tanto scruto nelle tazze di caffè, nelle pedate di scarpe sui muri dell'ascensore o in un abbaglio di fotografia sbiadita...
Quell'occhio...che da sempre disegno sui fogli d'appunti..e solo ultimamente si è colorato di significato...
Un occhio che guida i miei..
Un occhio che dona forza..
Quell'occhio mi ricorda " guardati, ammira chi sei e sii qualcuno"..
Ora non sono nessuno e forse non sono granchè... ma grazie a te, occhio, diventerò qualcuno!
Ritornato a casa, non incontrai nessuno lungo il percorso.... eccetto Me e il mio occhio..