“ In questa notte di incubi e terrore, ritrovo dinanzi a me i fantasmi del passato. Essi danzano con le angosce del mio futuro intorno a quel fuoco ormai in fin di vita. Ancora sanguinante, tendo il mio cuore verso le sue mani. Ma quell'ombra, che nella mia misera vita ha rappresentato la luce, ora artefice della mia morte, si allontana per sempre dalle mie brame. Non mi rimane che la notte..”

martedì 10 luglio 2012

sogni

... non potevo fare scelta più giusta,
quella di essere me stesso,
quella di essere libero all'amore.

lunedì 30 aprile 2012

Discorso due in uno

Non so cosa tu stia cercando di fare...è veramente pericoloso. Avevamo appurato di stare buoni, riempirci di studio ed aspettare di superare il muro della morte, per poter tornare a vivere. D'altronde, cosa pretendi di pensare? tornare a vivere ora? Mancano solo 2...toh 3 mesi. Non puoi Dario...
...Eppure...se ora sto scrivendo..in realtà è perché qualcosa è tornato a vivere in me. Ho cercato di intossicarlo ritornando a fumare, ma a quanto pare queste emozioni perdurano... Maledizione..cosa dovrei inalare per assopire il cuore?
Mio Caro Dario, sì, proprio tu! quest'anno hai dato a me il controllo della tua vita, manca poco e finalmente potremo respirare aria nuova, straniera. Lo so, neanch'io avrei mai immaginato di poterne respirare qui ed ora, così, come la primavera. Ma non possiamo mandare tutto a monte per un qualcosa che esiste solo nella tua mente. Ritorna a non sognare, per altri due mesi...poi ci destruttureremo insieme, per creare un nuovo Me.
....Eppure... perché ripudio ogni singola parola che ho scritto? Come ho fatto a vivere un anno senza vita, senza tutto ciò in cui credo? Senza amore né emozioni.. certo, le mie azioni erano facilitate dalla mancanza di oggetti scintillanti...ma ora?
Che bisogno c'era, dico io? Non potevamo rinchiuderci e precluderci la vita per un altro po'?
Va bene, Dario... Esci, vieni alla guida! fai quel che ti pare.. ma sappi però, che Io... Te l'avevo detto!

domenica 25 marzo 2012

un pezzo di...

Ormai son giunto ad una sola conclusione, quella di aver paura.
E se è vero ciò che dico, allora prometto di dire la verità, nient'altro che essa, lo giuro.
Ma in fondo è realmente vera tale parola, cos'è vero se la mia paura, in questo momento, è essere qualcosa di diverso da ciò che sono, scoprire che tutte le mie convinzioni riguardo me sono sbagliate.
Sbagliate?! Forse muto, ma chi mi dice che cresco verso il meglio, se ad ogni pezzo di saggezza acquisito, ne perdo uno di felicità.
Perché dover combattere contro il tempo, contro ciò che è insano e ciò che rende stupido?
Le mie ambizioni combattono contro il mio essere ingenuamente felice...eppure quando scopri che tali ambizioni, forse, sono troppo grandi..nasce la paura.
Posso impiegare un anno per dover chiudere un capitolo ancora non concluso?
Ondeggiare fra morte e passione?
Scindermi per ricrearmi...
Creazione di un nuovo me...
e la paura di non essere mai esistiti.

mercoledì 8 febbraio 2012

mah...

Parlando con la gente, leggendo testi e pensieri di scrittori o persone " comuni" mi chiedo sempre perchè questi pensieri non siano mai divampati nel pubblico, nel collettivo.
A ciò si aggiunge un senso di miseria, quasi una sensazione di bassezza, dovuta all'inutilità dello scrivere, chiedersi perchè tante grandi idee non vengano mai divulgate.
Penso che forse un pensiero diventi importante quando riesca ad accalappiare il consenso ed il pensiero collettivo, quando riesca ad entrare in risonanza con esso, ad esprimere in poche parole il pensiero sociale non detto, il non espresso.
Forse solo queste tipologie di idee riescono a trovare furore ad emergere e a rendere il creatore degno di essere chiamato Scrittore.

giovedì 5 gennaio 2012

Albero della Vita

Molte volte vi diranno sei troppo serio o troppo frivolo, sei intelligente o finto sapiente, bello o brutto, sei tordo oppure ne imiti soltanto i tratti? Molte persone vi chiederanno ma sei masculo o si femmena?
Sono e  siamo tutto questo:
Dal grande albero creato da Gea, raccolgo tutti i frutti che più mi aggradano per poter colorare il mio spirito di vari pastelli e acquerelli.
Strac, stacco un frutto, dal ramo della famiglia, e lo divoro.. assumendo tratti un po' di mia madre, un po' di mio padre e un po' di mio fratello, cugino, zio, nonne e pronipoti.
Stratac, stacco un altro frutto, dal ramo dei gruppi, vecchi e nuovi; costumi, modi e vizi di qui gruppi li inglobo dentro me, potendo vestire in modo giocoso o dovizioso i ruoli che mi spettano o quelli vietati.
Stratatac, stacco un ennesimo frutto, dal ramo transgenerazionale; tutto ciò che condivido assieme alla cultura del mio luogo, della mia regione, del mio stato, della mia Europa adesso è dentro me.
Infine, sazio di tutti quei frutti divorati, poggio la mia schiena sul tronco sedendomi sulle radici del grande albero, chiudo gli occhi e attimo dopo attimo, mentre la mia coscienza cede il posto al sogno, il mio corpo lentamente si fonde con il legno dell'albero mutandosi in un'unica essenza.
Divento così il portatore di quei frutti da me stesso divorati, muto nel simbolo di me stesso e delle società in cui vivo.

martedì 3 gennaio 2012

Articolo alla Luna

In tempi di crisi come questo, quindi da sempre, nella capitale del consumismo una giornalista si tormentava le dita alla ricerca di un articolo degno della fama del giornale in cui lavorava. Pensa che ti ripensa riesce finalmente a partorire un’idea: girerà per le strade della sua città per capire cosa sia l’Amore.
Armata di microfono, e telecameraman al seguito, inizia la sua ricerca. Il primo a capitare fra le sue grinfie è un ventenne sconsolato che girovagava sul prato di un parco.
“Ragazzo mi scusi” scandì la giornalista in maniera quasi materna “ saprebbe dirmi cos’è per lei l’Amore?”
Il ragazzo, quasi non aspettasse altra domanda rispose “ L’amore? Non so che dirle cara signora.. sono troppo giovane e ho avuto solo un’esperienza nella vita, andata male; ma si sa, la prima esperienza va sempre male!” .
La giornalista perplessa e delusa dalla risposta, decise allora di andare alla ricerca di un vero “esperto”.
Nei pressi di una strada rinomata per  lo shopping, scovò una donna sui 40 anni. Pensò che ella sicuramente avrebbe avuto esperienza nel campo.
“Mi scusi” iniziò la giornalista, “posso farle una domanda [… ]“
La donna rispose “ L’Amore, chissà cos’è?! Come vede, mia cara, non sono affatto bella e oggigiorno si sa, si va alla ricerca SOLO dell’aspetto fisico.”
La giornalista rimase di sasso a quell’affermazione e decise di trovare una bellezza, naturalmente “esperta”. Ed eccola lì, un modella dai lineamenti di una Dea camminare verso di lei.
“ Signorina” la fermò subito la giornalista “ posso farle una domanda [ …]”
La modella rispose “ L’Amore? Non esiste! Ho provato mille passioni..ma dopo un po’ tutto svanisce e si rimane nella quotidianità, che noia! Preferisco esser sola, non crede?”
La giornalista sconsolata da quella intervista deludente decise di mollare tutto, scoprendo che forse l’Amore era  un’invenzione per bambini come Babbo Natale o Gesù Bambino.
Tornando a casa, chiacchierando col suo amico telecameraman, scovò un ragazzo sorridente seduto su una panchina, mentre osservava la Luna illuminare le altre stelle.
“ Scusami” disse titubante la giornalista “ come mai sorridi?”
Lui rispose:
“ Osservo la mia amica, la Luna. Lei mi parla, e mi ricorda che c’è Amore in ogni cosa che facciamo. Mi ricorda che non importa se 1000 persone non sono le persone adatte che io possa amare, ci saranno sicuramente 5 in tutta la città che io potrò amare alla follia! Un gran numero 5, non crede? Posso addirittura scegliere fra queste 5! Mi ricorda, la Luna, che l’Amore è l’unica cosa valida su cui si può aver fede; mi ricorda, la Luna, che se io, un giorno amerò l’uomo della mia vita, lo amerò anche perché ho impiegato anni e anni per trovarlo, lo amerò perché non ho avuto paura di rimanere solo, lo amerò perché non ho preferito una persona che non amo a Lui.  Mi ricorda, la Luna, che ognuno ha i suoi valori e i suoi canoni di ricerca, pertanto non mi rattristo se non rientro nei canoni altrui, d’altronde come me, anche gli altri avranno 5 o 6 persone da amare alla follia in tutta la città. Perché disperarsi allora se siamo brutti o belli, ricchi o poveri,   vergini o esperti. Non importa, dice la Luna. Importa solo godere di ogni attimo della propria vita, osservare costantemente la  propria esistenza con occhi d’amore, quindi occhi creatori di vita.
La Luna ricorda, l’Amore è osservabile solo nella luce di chi crede, mentre nell’oscurità degli scettici e dei cinici l’Amore urla ma nessuno l’ascolta.”
La giornalista sorrise a lui, a lei ( la Luna) e al pensiero del meraviglioso articolo che sarebbe riuscito a creare.

venerdì 28 ottobre 2011

sorde implosioni

Desideri inespressi sono quelli di un destino mai raccontato. 
L'implosione ha inizio, i miei occhi si rifiutano ormai di guardare e pretendono che pugni serrati coprano con la forza le brutture di questo mondo, orecchie sorde son diventate, perchè stanco di ascoltare, la mia gola arrossata e infiammata per impedire alla mia bocca di dare consigli ad altri, quando egoisticamente vorrei tenerli per me.
Questa è la mia vita, dopo l'euforia viene sempre lei, la melanconia, a farmi compagnia: come insegnano i mie amici di mente, i bipolari.
Eppure, forse, in questo momento mi basterebbe poco. Mi basterebbe un orecchio vero a cui parlare, un viso candido a cui sorridere e un cuore caldo che possa detenere le mie angosce, elaborarle, ridandomi la pura serenità.
Probabilmente magia... ma non è forse questo ciò che accade in un vero rapporto d'amicizia, d'amore... e in analisi?