"L'orientamento è la capacità di una persona di sapere cosa è reale nell'attualità della propria situazione, rispetto al tempo, allo spazio e alle persone"
Così recita il mio libro di psicopatologia.
Continuando per il mio studio, che tutto poteva essere fuorchè matto e disperatissimo, scopro che è proprio il tempo il primo elemento ad essere alterato in una fase di disorientamento, segue lo spazio e poi il riconoscimento delle altre persone e in ultimo se stesso.
La mia mente ha viaggiato.
Una vita senza tempo. Dove tutto è oggi, e ieri è gia domani! Non esistono cicli, nè linee rette ma soltanto un punto, un momento senza secondi nè anni. E' tutta li la vita ora e mai più. Un orgasmo di emozioni vissute sull'istante.
Via anche lo spazio. Non ho una casa, non ho una patria. Sono a sud ma anche a nord. Sono ovunque il mio pensiero voglia che io stia.
Via gli altri. Solo me. L'esaltazione del mio Ego, che muore piano piano... rimane solo me, e la mia essenza che viaggia nel suo nulla.
Senza me. La fine.
Sì, oggi sarà sempre peggio di ieri, ma nella speranza viva che domani sia meglio di oggi, eviteremo di ritrovarci in un oggi peggio di ieri.
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pensavo un'altra cosa... se non ci si danno coordinate spaziali e temporali...vengono meno anche le persone...la presenza dell'altro crea di per sè uno spazio (vicinanza o lontananza fisica da lui/lei) ed un tempo, quello in sua compagnia... ma se manca tutto questo, si vive nell'irrealtà? nel metafisico? nell'etereo? ..
RispondiEliminaBhe se si vive senza l'altro in effetti possiamo essere noi stessi i padroni del tempo e dello spazio, dato che questi due sono correllati unicamente a noi stessi! :D
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