“ In questa notte di incubi e terrore, ritrovo dinanzi a me i fantasmi del passato. Essi danzano con le angosce del mio futuro intorno a quel fuoco ormai in fin di vita. Ancora sanguinante, tendo il mio cuore verso le sue mani. Ma quell'ombra, che nella mia misera vita ha rappresentato la luce, ora artefice della mia morte, si allontana per sempre dalle mie brame. Non mi rimane che la notte..”

mercoledì 1 giugno 2011

L'occhio

Dopo aver lasciato un'amica in stazione ritorno a casa.
Potevo scegliere fra due vie.. la strada più corta o il percorso più lungo.
Qualcosa dentro me.. non so cosa, forse forze immaginarie sovraumane che regolano l'universo e il destino delle giraffe, mi hanno spinto verso la via più lunga..
Non so bene cosa ci avrei trovato, ma sapevo dentro di me che mi serviva.. per la mia, di vita!
camminavo... sotto la pioggia, perchè pioveva, aspettando quel qualcosa o quel qualcuno che avrebbe cambiato la mia vita o almeno la mia giornata...
e intanto pensavo... riflettevo su cose da cui ultimamente esulavo, accantonavo o semplicemente non ci badavo.
Camminavo e pensavo
All'occhio, che ogni tanto scruto nelle tazze di caffè, nelle pedate di scarpe sui muri dell'ascensore o in un abbaglio di fotografia sbiadita...
Quell'occhio...che da sempre disegno sui fogli d'appunti..e solo ultimamente si è colorato di significato...
Un occhio che guida i miei..
Un occhio che dona forza..
Quell'occhio mi ricorda " guardati, ammira chi sei e sii qualcuno"..
Ora non sono nessuno e forse non sono granchè... ma grazie a te, occhio, diventerò qualcuno!
Ritornato a casa, non incontrai nessuno lungo il percorso.... eccetto Me e il mio occhio..

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