“ In questa notte di incubi e terrore, ritrovo dinanzi a me i fantasmi del passato. Essi danzano con le angosce del mio futuro intorno a quel fuoco ormai in fin di vita. Ancora sanguinante, tendo il mio cuore verso le sue mani. Ma quell'ombra, che nella mia misera vita ha rappresentato la luce, ora artefice della mia morte, si allontana per sempre dalle mie brame. Non mi rimane che la notte..”

martedì 23 agosto 2011

Abitudinarie serenità

Svegliarsi di mattina, presto.
Poggiare i piedi fuori da letto, con la voglia di iniziare una nuova giornata.
Andare in cucina, preperare e fare colazione... una tazzina di caffe, niente di più.
Lavarsi, vestirsi ( abbinando i colori, apparendo sempre al meglio) e correre giù per le scale per andare a prendere il bus... direzione università.
Trenta minuti di bus, più che sufficienti per svegliarsi completamente e pensare alla giornata che mi spetta o mi aspetta.
Passo la mattinata in biblioteca, dopo una seconda colazione ( questa volta con  cornetto) al bar, una chiacchiera-pausa con amici e poi nuovamente in biblio a studiare o scrutare altri studenti che passano per la sala.
Pranzo veloce, chiacchiere e nuovamente studio ( o lezioni).
Una normalissima routine, abitudini... un semplice  equilibrio che nella sua globalità creava una stabile serenità degna d'essere vissuta.
Nella speranza che quest'anno mi possa ridonare questa abitudinaria serenità... mi godo gli ultimi caos di questa estate.



1 commento: